martedì 18 luglio 2023

Notte Bianca 2023 a Rivarolo canavese 

Rivarolo Canavese, 8 luglio 2023 
Una notte bianca all'insegna della musica e dei profumi della tradizione locale, ha rallegrato le vie del centro storico di Rivarolo Canavese. Come ogni anno, le attività commerciali sono rimaste aperte tutta la notte, per la gioia del pubblico, e di tutti coloro i quali hanno iniziato la stagione della caccia ai saldi ed alle numerose promozioni commerciali dell'estate 2023. Prima tappa della rassegna della «Notte dei suoni e sapori ... e notte dei saldi», organizzata dalla Proloco di Rivarolo Canavese, l'inaugurazione dell'attività in via Ivrea 70, di Francesco Cristian Cascino, dedicata alla lavorazione di marmi materici decorativi, isolamenti interni ed esterni e ristrutturazioni generali (per informazioni: francescocristiancascino@gmail.com, 370 342 2586). Cristian ci accoglie alla sua postazione, e con grande gentilezza ci invita a partecipare al buffet, e ad entrare a dare un'occhiata al frutto di mesi di lavoro senza sosta, per preparare al meglio questa grande occasione di presentazione del proprio lavoro. Siamo di fronte a campioni di riproduzioni sorprendentemente realistiche dei minerali dei quali è ricca la terra in cui viviamo (secondo l'artista del marmo possiamo riprodurre qualunque minerale, se in possesso delle tecniche adeguate). Saltano agli occhi soprattutto i colori oro riprodotti con delle tecniche innovative in grado di soddisfare qualunque esigenza, dal punto di vista pratico ed estetico. In questa attività di presentazione, Cristian è saldamente supportato dai familiari, tra i quali conosciamo Noemi, giovanissima curatrice del disegno dell'infografica sulla porta, nonché hair styler d'eccezione del papà. Proseguiamo il nostro percorso e curiosiamo un po' in tutte le vie e ci fermiamo ad ogni gruppo che abbia allestito una postazione per suonare. Sono tantissime le vetrine da ammirare e nel centro non è facile farsi strada tra la folla che si fa sempre più fitta e più variegata. Tantissimi gli artisti di strada, distribuiti per vie, che ci regalano un mix magico di suoni e di emozioni che solo durante eventi come questi è possibile assaporare. A far ballare la Piazza Litisetto sulle note del latino revival, ci pensa l'amatissima RADIO GRAN PARADISO. Su Corso Torino troviamo loro, I Figli dell'Orco, gruppo musicale formatosi in canavese solo negli ultimi anni, ma che ha già all'attivo diverse date dal vivo e la partecipazione a numerosi spettacoli ed eventi in Piemonte ( come l'ultima edizione dello storico Torneo dei Rigori ad Andrate svoltosi pochi giorni fa ). I Figli dell'Orco si sono formati proprio nelle zone del fiume dal quale prendono il nome, ma le loro origini sono piuttosto colorate e sparse. Direttamente da Cava de' Tirreni, dal salernitano, la voce vivace di Marco non nasconde l'accento del Sud, e questa calorosa meridionalità lo accomuna al socio alle chitarre, Antonello, anch'egli piemontese d'adozione proveniente dall'incantevole regione partenopea. Le chitarre di Antonello sono particolarmente energiche ed emozionanti e ci lasciano sempre più colpiti ad ogni nuovo ascolto. Anche i proprietari del Blackout, il negozio di abbigliamento di Monica Fuoco, sito in Corso Torino 104, che ha supportato I Figli dell'Orco in questa notte di lavoro e di divertimento, si lasciano trascinare dal ritmo spumeggiante delle loro cover di pezzi rock intramontabili o delle ballate pop - rock, evidentemente contagiati dalla verve multiregionale degli artisti di strada. Artisti di strada i quali, a più riprese, lasciano volentieri la loro postazione per andare a ballare, cantare e suonare tra la gente. Nessun bimbo che si avvicini al Blackout rimane sprovvisto di un palloncino colorato, ed a ciascun cliente i gestori del Blackout sanno regalare una cortesia delicata ed un sorriso radioso, nonostante la full immersion lavorativa no stop iniziata dall'inzio del fine settimana. Nel corso della serata, Marco, alla voce ed alla chitarra acustica, coglie spesso l'occasione di far conoscere i suoi compagni di scena. Al basso, Gianfranco, soprannominato il "Mel Gibson" del canavese, non si risparmia e non si tira indietro se si tratta di sfoggiare un certo qual manierismo artistico, ed alle percussioni il giovanissimo Nail, già evidentemente particolarmente talentuoso, assume molto seriamente il proprio ruolo di batterista nel gruppo. Sono moltissimi i brani internazionali di successo di tutti i tempi, ma anche contemporanei, interpretati dal gruppo indipendente, in versione I Figli dell'Orco. Dai grandi classici come "Ragazzo di strada", a "Gli spari sopra", piuttosto che "Zitti e buoni", passando per i Negrita di "Mama Maè"; non manca il Vasco nazionale di "Domenica lunatica", e non mancano i ritmi travolgenti de "La mia banda suona il Rock", o di "Voglio una donna" del professor Vecchioni, o di "Certe notti" di Ligabue ("una canzone che parla di una notte come questa" per dirla con Marco)... Tutti si mettono a cantare e ad ondeggiare sin dalle prime note della nostalgica "Gli anni" degli 883 e, complice l'aria della notte che inzia a rinfrescarsi, gli occhi di qualcuno, forse, potrebbero addirittura farsi un po' lucidi. In scaletta, anche alcuni tra i brani più belli di Battisti, come "Il tempo di Morire" o "Il nastro rosa" o un classico di Nada ripreso dai Prozac + , l'ipnotica "Amore disperato", ma anche "Gianna", "Urlando contro il cielo", "Azzurro", un medley di Vasco con "Lunedì" e "Rewind", un grandioso medley anni 60, con le canzoni che hanno fatto la storia degli urlatori di casa nostra, da Pavone a Morandi, che fa scatenare il pubblico che tra i capelli ha già qualche filo d'argento, ma non solo, ed una hit che fa ballare i giovanissimi come "BAM BAM Twist" di Achille Lauro. Un repertorio composito, variegato, come variegate e composite sono le origini di questa formazione così particolare de I Figli dell'Orco. E con questo repertorio un po' classico, un po' moderno, un po' contemporaneo, non si può certo dire che i nostri non abbiano accontentato tutti, grandi e piccini. Per informazioni su I Figli dell'Orco è possibile visitare la pagina fb https://www.facebook.com/ifiglidellorco , ed il canale youtube LE MIE CANZONI MARCO CRISCUOLO. I Figli dell'Orco suoneranno dal vivo il prossimo 21 luglio al bar Il vagabondo, a Spineto. 



sabato 3 settembre 2016

Ti ho cercato tra 1000 volti sconosciuti

Ti ho cercato tra mille volti sconosciuti, ma quasi familiari a farmi da cornice nelle mie trasferte quotidiane;
ho immaginato innumerevoli volte di riconoscerti in mezzo a una folla;
di trovare il modo di attirare la tua attenzione senza dare troppo nell'occhio;
di non far trapelare troppo la mia emozione, senza però apparire nemmeno troppo innaturale;
di non arrossire troppo repentinamente o violentemente nel volgere il mio sguardo verso di te e di non faticare troppo a non tenere gli occhi a terra;
di come avrei potuto farti tornare alla mente che, tutto sommato, dobbiamo esserci forse incrociati, qualche volta ( o forse no);
di saper modulare con sufficiente maestria il tono della voce da non farla tremare come quando qualcosa mi esplode in cuore;
di non rompere in singulti scomposti come non mi capita mai, tranne per un'emozione che mi prende alla sprovvista o perché sono sopraffatta dalla melodia triste di un sogno troppo a lungo solo sfiorato.

lunedì 13 ottobre 2014

Saudade

Se tu fossi qui,
saprei bene cosa farmene,
dei miei sorrisi dimessi, sparuti.
Se tu solo fossi qui,
forse sentirei ancora l'odore degli inverni accoglienti, caldi,
giù pei piccoli vicoli stretti,
familiari,
dove,
ormai,

non posso più tornare.


venerdì 19 settembre 2014

De rottamazione

Se stai gongolando per la conquista del tuo amante spos(s)ato da anni, fermati un istante a pensare:
se ci ha messo solo poche ore a cornificare il suo partner d'una vita, figuriamoci quanto ci metterà a mettere in un angolo te.

Rimpianti e fardelli

Ho pensato a questo,
che a nessun uomo,
mai,
dovrebbe toccare di rimpiangere di non aver trascorso più tempo con qualcuno,
fintanto che questi era in vita;
che a nessun essere ancora al mondo, dovrebbe mai toccare assistere al dolore d'un padre
che piange un figlio, che sia di sangue oppure no.
Ho pensato
che a nessun essere vivente dovrebbe toccare la sventura di serbare il peso della memoria, quando è resa fardello dal rimpianto, feroce, ferocissimo, di non aver mai pronunciato una parola d'affetto
a chi,
ormai,
non ha più orecchie per udire,
e non udirà.
Mai più.


domenica 14 settembre 2014

Oltre il vetro

Non ti fai toccare,
se non attraverso il vetro,
e sei magro,
pigro,
agro,
eppure t'amo.
Quando mi guardi
coi tuoi occhi tondi,
chiari,
la rosa nera della tua bocca,
una piccola macchia bruna a baciarti il labbro inferiore,
impudica.

lunedì 14 luglio 2014

La pazienza dell'ombrello-Note su un concerto al mare

Odiare il prosaico del fanatico,

il suo rammarico non chiede asilo, né un viatico;

dimentica l'ombrello su un attico,

solo per un attimo.

Peccato certe estasi non sappiano vestirsi d'eloquenza,

all'occorrenza,

di espressioni all'altezza,

c'è solo materia grezza,

l'emozione è goffa.

L'hanno vista implodere

come solo lei sa piovere.

Dopo ogni incantesimo sparisce,

stupisce,

come un giro di bassi

non capisce,

eppure scalfisce.

Come la tristezza,

o forse è solo la pioggia che si scolora,

non resta lì,

eppure c'è ancora.